lunedì 3 ottobre 2011

DOJO KUN


Significato del termine


DO = via, strada da percorrere

JO = luogo

KUN = regola, dovere

Dopo l\’allenamento di Karate è tradizione nei dojo (non tutti quelli occidentali, purtroppo),
la recitazione del KUN o codice etico. Di cosa si tratta? Il " Dojo Kun" , letteralmente " regole del luogo dove si segue la Via", si può considerare come l´ essenza stessa del karate-do, la sua definizione. Questo codice ci indica l´ obiettivo nel lavoro di ricerca ed allenamento che stiamo compiendo. Un obiettivo che, a dire il vero, non conosciamo, non vediamo, ma verso il quale tendiamo e che deve indurci solo a riporre la nostra attenzione alla strada che si sta percorrendo, perchè il significato della vita, alla fine, è tutto qui: cercare di percorrere una giusta strada e percorrerla bene. E´ il fondamento che nel buddhismo viene chiamato “la giusta azione”. Questa è la moralità necessaria per dare senso ed equilibrio all\’allenamento fisico.
Se si ignora questo concetto si travisa l\’intera pratica del karate. Non solo le tecniche andranno affinate, ma lo spirito individuale per primo dovrà essere indirizzato ed educato. Seguendo “i dettami racchiusi in questi precetti, l’allievo potrà veramente progredire nella “via delle arti marziali”" (cit.)


Il Dojo kun viene solitamente recitato alla fine della lezione, dopo una breve meditazione (mokuso). La procedura prevede che l\’allievo di grado più alto reciti a voce ogni precetto che verrà a sua volta ripetuto dall’ intera classe. “I precetti sono sempre pronunciati con forza e mai sussurati con poca sincerità o credo. Così come i movimenti diventano automatici ed i riflessi condizionati, le semplici verità di queste citazioni penetrano la mente dei partecipanti”; queste parole sono tratte da “Moving Zen: Karate as a Way to Gentleness” di G.W. Nicol, e proprio il titolo di questo testo illumina su dove porti il cammino di chi pratica questa meravigliosa Arte Marziale!


Lingua Originale

Hitotsu, ware ware wa,

shinshin o renmashi,

kak-ko fubatsu no shingi o kiwameru koto. 
Hitotsu, ware ware wa,
bu no shinzui o kiwame,
ki ni hasshi, kan ni bin

naru koto.
Hitotsu, ware ware wa,
shitsujitsu goken o mot-te,

jiko no seishin o
kanyo suru koto.
Hitotsu, ware ware wa,
reisetsu o omonji,
chojo o keishi sobo no furumai
o tsutsushimu koto.
Hitotsu, ware ware wa,
shinbutsu o totobi,
kenjo no bitoku o wasurezaru koto.


Lingua Italiana

Educheremo il nostro cuore e il nostro corpo
per uno spirito forte e fermo.
Perseguiremo il vero significato delle Arti Marziali,
cosicché i nostri sensi potranno essere sempre pronti.
Con vero rigore noi cercheremo di coltivare
uno spirito di abnegazione.
Osserveremo i principi della cortesia,
rispetteremo i nostri superiori e
rifuggiremo dalla violenza.
Seguiremo la nostra religione,
e mai dimenticheremo l’unica virtù dell’umiltà.
Noi guarderemo in alto alla saggezza e alla forza
senza cercare altri desideri.
Per tutta la nostra vita attraverso il karate,
cercheremo di restare nello spirito del Kyokushin.

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