lunedì 3 ottobre 2011

I DIECI ELEMENTI DEL KATA

1) YIO NO KISIN

- LO STATO MENTALE

Lo stato mentale in cui il Karateka deve calarsi nel momento che affronta il KATA, è il classico stato di concentrazione simile a quello di un cacciatore in una foresta di animali feroci, la concentrazione mentale che l'individuo assume quando si sente attaccato.


2) INYO

- L'ATTIVO E IL PASSIVO

Ricordarsi sempre durante l'esecuzione del KATA l'attacco e la difesa.


3) CHIKARA NO KIOJAKU

- LA FORZA

Il modo di usare la forza e il grado di potenza da impiegare esattamente in ogni momento del KATA, in ogni posizione.


4) WAZA NO KANKYU

- LA VELOCITÀ

Il grado di velocità da usarsi in ogni tecnica del KATA, in ogni posizione.


5) TAINO SHIN SHOKU

- LA CONTRAZIONE

Il grado di contrazione ed espansione del corpo in ogni posizione e tecnica del KATA.


6) KOKYU

- LA RESPIRAZIONE

Si riferisce al controllo della respirazione sempre in perfetta sintonia con ogni movimento del KATA. La respirazione corretta è fondamentale nel Karate.


7) TYAKUGAN

- IL SIGNIFICATO

Il significato delle varie tecniche. Il Karateka per rendere realistico il Kata deve eseguire ogni tecnica come se stesse effettivamente combattendo, ricordare il Significato di ogni movimento e visualizzarlo mentalmente, questo è di grande beneficio all'economia del KATA.


8) KIAI

- UNIONE DI CORPO E MENTE

Attraverso il Kiai il Karateka esprime il suo spirito combattivo; il Kiai è parte del KATA e va eseguito nei punti prestabiliti.


9) KEITAI NO HOJI

- LA POSIZIONE

Si riferisce alla corretta posizione da tenersi in ogni azione del KATA. Eseguire delle posizioni sempre uguali e corrette ci permette di tornare esattamente alla linea di partenza (EN-BUSEN).


10) ZANSHIN

- LA GUARDIA

Restare nella guardia è lo stato mentale di allerta che si deve tenere a KATA terminato, prima di tornare nello stato mentale dello IOI (IOI NO KISIN ). Dopo aver ottenuto un perfetto Zanshin ci si rilassa e poi si effettua il saluto REI

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